ActiveCortina
di Fabio Bernardi
loc. Alverà, 196
32043 Cortina d'Ampezzo
tel. +39 339 5094215
P.iva 01190650257
C.f. BRNFBA61B01A266G
Copyright@(C)
Passo Giau-Mondeval-Selva di Cadore
Punto di partenza; Passo Giau
Punto d'arrivo; Selva di Cadore
Tempo percorrenza; circa 6 ore
Segnavia; Cai 436, Cai 466
Dislivello; Positivo 150 mt, negativo 960 mt
Quota partenza; 2230 slm
Quota d'arrivo; 1430 slm
Quota massima; 2345 slm
Partenza dal Passo Giau,
si inizia l'escursione sul lato della chiesetta, nel primo tratto la vista sarà sulla valle d'Ampezzo, poi attraversata una forcella il panorama sarà sulla valle Agordina, qui si attraversa in diagonale un costone, attenti alle vertiggini, altra forcella e cambio panoramica tornando sul lato Ampezzano.
Proseguendo su questo primo tratto di sentiero c'è da prestare attenzione a due brevi passaggi di roccia, poi il sentiero ritorna facile fino all'attacco della salita alla forcella Giau, salita impegnativa per la pendenza che, in poche centinaia di metri ci farà superare un dislivello di 150 mt, è sufficente rallentare il passo e fermarsi spesso per superarla senza affanno.
Waoo, che favola, dalla forcella il panorama fa paura, si spazia dalle Tofane, al Sella, Civetta, Pelmo, in questo luogo è d'obbligo una pausa meditativa.
Bene tempo di ripartire, questa volta in discesa con il Pelmo e il lago delle Baste di fronte a noi, superati due ruscelletti troviamo il sentiero che ci porterà dove è stato ritrovata la tomba del cacciatore dell'Era Mesolitica, alla base di un grande masso errante.
Continuando verso valle arriviamo ad un casone “Casera di Mondeval de sote” che era in tempi non molto lontani il punto abitativo del pastore che accompagnava le greggi o le mandrie al pascolo.
Dopo breve si raggiunge una strada asfaltata che si segue continuando sulla destra fino nei pressi della Malga Pian de Vacia, quando si intravede la malga bisogna far attenzione sulla sinistra per seguire il sentiero che ci porterà a Selva di Cadore, se siamo stti veloci ci rimmarrà anche il tempo di visitere il Museo dedicato a “Vittorino Cazzeta” dove troveremo la tomba e lo scheletro del Caccitore che frequentava queste zone alte già 7500 anno fa.
Note:
Un percorso che può soddisfare molti interessi, la botanica, la geologia, la storia della di popoli che furono, in un ambiente naturale, selvaggio, appagante.
Consigli;
Questo percorso visto il dislivello positivo da affrontare è consigliato a camminatori ben allenati mentre per quanto concerne le capacità tecniche è di facile percorrenza.
Consigliato scarpe da trekking, zaino, acqua, degli snack, un cambio di vestiti, giacca da pioggia, kit di primo soccorso, informarsi sulle condizioni meteo del giorno.
Buon cammino.
Info;
E'consigliato piannificare bene il recuoero delle autovetture dato che non è un giro ad anello e potrebbe necessitare l'uso di mezzi pubblici o navette.